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Smoke, Hejduk & Orange tea
13 aprile 2006, 21:31
Filed under: racconti
Perché il giudizio universale
non passa per le case,
le case dove noi ci nascondiamo


g.gaber


c’è un uomo, si sposta, passa da una finestra all’altra, il suo appartamento per me sono quelle 2 finestre
va avanti e indietro e arrivato alla quella più destra incomincia ad urlare verso qualcosa o qualcuno che non vedo..poi torna indietro e reinizia il trambusto
è un uomo di mezza età, direi 40-45anni, vestito sempre elegante, capelli un po’ brizzolati, ma neanche tantissimo ad esser sincero..un po’ lo invisio per questo.
gli ho fatto qualche foto, anche oggi
io faccio foto alle finestre del palazzo davanti..ogni giorno
è come quel film con harvey keitel..smoke o qualcosa del genere
lui esce tutti i giorni alla stessa ora..poggia la sua reflex sul cavalletto nello stesso punto e…

clik.

in un’altra scena del film si sentirà il protagonista parlare ad un amico della sua passione e sfogliare quell’album di scatti tutti uguali…dice qualcosa harvey…sui particolari per far capire il senso di quelle foto..di quella serie..i particolari che la giustificano

ecco..più o meno è quello che faccio io..non è per vojerismo
non mi interessa fotografare le vicine nude o discinte, ne tanto meno scene di sesso o cose strane..
come posso spiegare, è qualcosa di molto simile a quel
magnifico progetto di Hejduk per canareggio a venezia…credo fosse dell’85 o giù di lì
Hejduk immagina "la casa per colui che non ha voluto partecipare al concorso"
un grande muro con 9 finiestre grandi quanto le 9 stanze..e di fronte una torre dove chiunque può entrare e guardare la casa, senza essere visto..quando vuole però l’abitante può tirare una leva per intrappolare chi c’è nella torre se sospetta di esser osservato…senza sapere se qualcuno c’era veramente…ecco i loro sguardi sono la mia trappola

la signora che abita al primo piano sta ferma al divano e guarda la tv..le luci dei programmi le si gettono addosso disegnando un negativo del reality sulle pareti e il mobilio del salotto
il fumo della sigaretta si colora di verde/blu in spire irrequiete e nervose che si disperdono e disfaggono attorno alle chincagglierie del lampadario

all’ultimo piano la ragazza patita di fitness continua i suoi esercizi..
un giorno mi ha incrociato giù nella piazzetta, quella che unisce i nostri palazzi..abbiamo parlato un po’..
mi ha fatto capire che sa quello faccio..
mi ha fatto capire che non gli spiace..
mi ha fatto capire tante cose..tipo che non ha capito
da allora non la guardo + molto..ora sta sulla panca…uno di quegli attrezzi tutto in uno
ha un tutina tutta di un pezzo attilattissma azzurra della nike. e sopra un maglietta larghissima tutta sudata che lascia intravedere la spalla
i capelli biondi sono raccolti in una coda di cavallo e attorno la fronte porta una fascietta da tennista bianca in spugna…è decisamente una bella ragazza, ma non mi piace

la teiera comincia a fischiare
mi sposto in cucinino e spengo il gas
riempo una tazza d’ acqua calda..prendo un il colino e lo riempo con le foglioline essicate, te alle arancie, come nella canzone di cohen, niente zucchero, sfilo il cartone di succo d’aracia dal frigo e allungo un pochino l’infuso
di fronte alla mia finestra con o senza di me le altre finestre chiuse o meno continuano a mostrarsi..come si mostrano alla finstra sotto di me..e a tutte le altre che ci sono affacciate…come si mostrano quando le finstre sono sole
mi chiedo come sarebbero queste vite viste tre metri di sotto, o 4 metri + a destra…mi chiedo cosa sono io 12 metri più avanti e visto di fuori
mi chiedo cosa siano veramente le finestre….ne dentro ne fuori,
come il fumo tinteggiato dal televisore di sotto, il mondo si colora mostrandosi in uno scorcio di sera appiccicato sul vetro..
questo è il mistero che chi sta dentro non potrà mai conoscere

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Qui Vicino a Te – La crus
13 aprile 2006, 21:00
Filed under: mmm

Questa nausea che mi assale ancora

e che mi inonderà

Questo assurdo gioco del piacere

ma che senso ha?

Il rincorrersi e il trovarsi

e di nuovo illudersi

Ogni volta fa più male

ecco perché sono qui

Perche sono ancora qui,

Perché allora sono qui?

Perché sono qui?

Qui vicino a te